Coronavirus: misure del governo per imprese e professionisti
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ISTRUTTORIA PIU’ SEMPLICE PER IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA.
Con le recenti misure del Governo, professionisti e imprese (piccole e medie) possono accedere al fondo centrale di garanzia, senza essere classificati per il loro indebitamento e per le relative informazioni creditizie.
Ma facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire meglio.
Quali le regole prima del decreto legge n.18/2020?
Dal 15 marzo 2019, l’accesso al fondo centrale di garanzia non è più subordinato a una valutazione di solvibilità del beneficiario (il c.d. “credit scoring”), ma occorre sottoporsi a un nuovo modello di rating, finalizzato a verificare la probabilità di inadempimento.
Infatti, sono subentrati due moduli di analisi:
- il “modulo economico finanziario”, impostato sui seguenti requisiti del soggetto richiedente:
- forma giuridica (Società di capitali, Società di persone e Ditte individuali);
- regime di contabilità (contabilità ordinaria e contabilità semplificata);
- settore economico di appartenenza (Industria, Commercio, Servizi, Immobiliare, Edilizia);
- il “modulo andamentale”, relativo ai dati di Credit Bureau e di Centrale Rischi, con rilievo dei dati di accordato e utilizzato, dei dati relativi ai contratti rateali e non rateali, e delle variabili che tengono conto di sconfinamenti e rate scadute.
Da questi moduli, scaturiscono due punteggi parziali (uno per ciascun modulo), poi integrati in una valutazione complessiva. Da questa valutazione dipenderà l’assegnazione a una delle 12 classi di rating (per l’appunto, definite sulla base della probabilità di inadempimento). Ogni classe è suddivisa in 5 fasce di valutazione (indicative del rischio di credito, crescente man mano che si scende dalla 1^ alla 5^ fascia).
Tutto questo determina una prima valutazione di inammissibilità, che opera per gli interventi compresi nella quinta fascia (ad elevata rischiosità), a sua volta comprendente l’11^ e la 12^ classe (con elevata probabilità di inadempimento).
Dopo l’eventuale declassamento per eventuali ipoteche, pignoramenti, domande giudiziali, si giunge alla classificazione finale, con una diversa quantificazione delle misure massime di copertura delle garanzie.
COM’E’ CAMBIATO L’ITER DI VALUTAZIONE DOPO IL DL 18/2020?
Per l’art.49 comma 1 lett. “g”, il rating è determinato “esclusivamente sulla base del modulo economico-finanziario”, il che elimina il rilievo del “modulo andamentale” e, perciò, VIENE MENO -AI FINI DELLA CLASSIFICAZIONE- LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA FONDATA SULLE INFORMAZIONI CREDITIZIE E SULL’INDEBITAMENTO DELL’IMPRESA: opererà -dunque- la classificazione già prevista per il caso in cui non venga alimentato il “modulo andamentale”.
Ciò non significa che le informazioni creditizie e sulll’indebitamento non abbiano più rilievo in assoluto: esse continuano ad avere rilievo all’inizio della procedura.
Infatti, restano escluse le imprese che rientrano nella definizione tecnica di “impresa in difficoltà” (ripetesi, definizione “tecnica” e non valutazione generica) o che presentano esposizioni classificate tecnicamente (e ripeto “tecnicamente”) come “sofferenze” o “inadempienze probabili”, anche qui sulla base di definizioni e procedure tecniche, stabilite nella disciplina bancaria.
Ciò significa che non è causa sufficiente di esclusione il solo inadempimento in posizioni pregresse e che è possibile monitorare le decisioni delle banche, a scanso di esclusioni arbitrarie.
La valutazione sopra detta (da modulo economico-finanziario) NON viene applicata alle NUOVE IMPRESE, alle START UP INNOVATIVE, agli INCUBATORI CERTIFICATI, alle operazioni di MICROCREDITO, a quelle di importo NON SUPERIORE A 25.000 EURO (o 35.000 se presentato da garante autorizzato) e, in generale, alle operazioni presentate da SOGGETTO GARANTE AUTORIZZATO.
Non occorre alcuna valutazione anche per le PERSONE FISICHE, titolari di IMPRESA, ARTI e PROFESSIONI per nuovi finanziamenti NON SUPERIORI A 3.000 EURO.
Contattaci su info@legalars.net per ricevere assistenza e informazioni più approfondite sulle misure del governo in questo momento difficile.
Per i benefici del Fondo Centrale di Garanzia, leggi Coronavirus: il fondo centrale di garanzia.
Per altre misure in favore delle imprese, leggi Coronavirus: consigli pratici sulle moratorie delle banche e del governo.
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