La diligenza in un’attività come canone di lealtà.

La diligenza è l’impegno nel soddisfacimento di un interesse e il suo contrario è la condotta negligente e poco precisa. In un ordinamento giuridico essa rappresenta un canone di lealtà cui il soggetto deve prestare attenzione nello svolgimento di un’attività. Essa è giuridicamente rilevante grazie all’art. 1776 del codice civile, secondo cui una delle condizioni essenziali per un corretto adempimento ad un’obbligazione è l’uso della diligenza del buon padre di famiglia (che equivale alla diligenza che si può esigere da un uomo “medio”). La sua importanza deriva dal fatto che sulla base di essa si definisce la responsabilità in caso di inadempimento del debitore o del professionista (es. medici e avvocati). 

La diligenza “qualificata” dei professionisti.

L’operato dei professionisti è soggetto a regole di condotta più rigide. Ciò si spiega se si pensa a quelle attività professionali dai contenuti particolarmente delicati (si pensi all’esecuzione di un intervento chirurgico al cuore).

Vedi anche: Il ruolo delle Linee Guida: un chiarimento sulla loro applicazione.

In virtù della delicatezza degli interessi in gioco, la diligenza deve essere valutata in relazione alla natura dell’attività. A tal fine, separando le attività in due blocchi abbiamo:

  • da un lato, prestazioni per cui l’ordinamento richiede uno standard di diligenza elevato e ad un minimo inadempimento si genera in capo al soggetto responsabile la c.d. colpa lieve;
  • dall’altro troviamo tutte quelle prestazioni che non richiedono gradi elevati di perizia e il cui inadempimento genera responsabilità solo se per colpa grave (cioè un discostamento molto evidente dalle regole di diligenza, prudenza e perizia);

I professionisti rientrano nel primo dei due punti perché da essi si presume un maggior grado professionale. Non a caso, la loro è definita, ai sensi dell’art.2236 c.c., come diligenza qualificata proprio per distinguerla dalla meno dura diligenza ordinaria, di cui sopra all’art. 1776 c.c.

Per avere degli esempi di condotta negligente rinvenibili nel quotidiano potrebbero interessarti: Sintomi vaghi e aspecifici; équipe medica e danni da errore medico; La delicatezza della gravidanza: linee guida “qualificate”.

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