La responsabilità del ginecologo e dell’ostetrica.
Quando si parla di sofferenza fetale ci si riferisce a tutti quei segnali clinici che indicano possibili problemi alla salute del feto. Per garantire una corretta gestazione, bisogna individuare i soggetti interessati: il ginecologo e l’ostetrica.
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Ginecologo e obbligo di vigilanza.
Potrebbe dirsi che il monitoraggio della gestazione sia compito esclusivo dell’ostetrica, ma questa non è la soluzione alla quale è giunta la Corte di Cassazione. Questa ha individuato una responsabilità congiunta tra ginecologo e ostetrica, ritenendo il monitoraggio del feto competenza di entrambe le figure. Inoltre deve considerarsi che, nelle linee guida e nell’ordinamento, esiste il c.d. obbligo di vigilanza. Esso impone ai professionisti di svolgere l’attività con la dovuta attenzione. Nel caso di attività svolta congiuntamente (è il caso del ginecologo e dell’ostetrica) l’attenzione deve essere rivolta anche sull’operato altrui, a meno che ciò non richieda conoscenze specifiche e settoriali.
Ostetrica e monitoraggio del paziente.
Questa figura è stata istituita per fornire assistenza e consigli alla donna nel periodo di gestazione, di parto e nel puerperio. In base alle proprie competenze, l’ostetrica deve essere in grado di individuare situazioni potenzialmente dannose e che richiedono un intervento medico. Tra i limiti alla sua attività, viene stabilito che l’ostetrica è responsabile del monitoraggio cardiotocografico della paziente, nonché di eventuali omissioni o ritardi.
Tuttavia nel caso di attività svolta da una équipe medica è sempre necessaria un’analisi dettagliata del caso concreto e delle rispettive competenze. Per ottenere altre informazioni sulla responsabilità medica o su temi differenti prova a consultare il portale giuridico presente sul sito. Oppure segui le nostre pagine Facebook e LinkedIn per ricevere aggiornamenti giornalieri!
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